Se ci dovessimo fermare ai dati ufficiali, i dubbi sulle potenzialità di questo ragazzo non ci sono. Anzi. E' uno da 72 gol in 87 partite per il Porto. Da 52 gol in due stagioni di Atletico Madrid, compresi anche 2 titoli europei che hanno visto una tripletta al proprio al Chelsea nella finale di Supercoppa Europea vinta a Monaco per 1-4, circa 3 anni fa. Un attaccante che aveva impressionato tutto il mondo. Forte di destro, di sinistro, di testa, forza fisica infinita, prepotenza in area di rigore.
Dopo l'infortunio del Gennaio del 2014 che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per circa 9 mesi, è tornato senza riuscire più ad impressionare. L'esperienza positiva con il Monaco è stata completamente offuscata dall'annata anonima e sottotono con il Manchester United. 4 reti, solo 1 decisiva. E con quello che è stato pagato, difficile trovare delle scuse. Ma andiamo in ordine e cerchiamo di analizzare passo passo i dati dell'attaccante colombiano.
Prima dell'infortunio nel periodo che va da Agosto 2011 a Gennaio 2014, Falcao aveva:
- il 24,7% di tiri convertiti in rete
- media di 2,9 tiri a partita
- media di gol e assist per ogni presenza da titolare era di 0,78
- media gol per partita di 0,72
Inquietanti i dati post infortunio:
- il 18,8% di tiri convertiti in rete
- media di 1,1 tiri a partita
- media di gol e assist per ogni presenza da titolare era di 0,67
- media gol per partita di 0,21
Un'involuzione che lo ha reso protagonista nelle pagine web più per i fotomontaggi e le prese in giro che per le proprie prodezze in campo. Il passaggio al Chelsea, dove farà sicuramente da secondo a Diego Costa, può essere la svolta per lui. Mourinho ha sempre dimostrato di credere nel turnover. Ricordiamo le molteplici reti e presenze di Drogba e Remy durante la scorsa stagione. Un grande motivatore come allenatore ed il miglior campionato del mondo. Le basi per la ricrescita ci sono. Saprà sfruttarle Radamel Falcao?
Nessun commento:
Posta un commento