lunedì 3 agosto 2015

Il ragazzo del Merseyside torna a casa. Goodison Park lo accoglie nel migliore dei modi

Il giorno del ritorno è finalmente arrivato. Wayne Rooney, il ragazzo del Merseyside che ha trovato fortuna nella vicina Manchester, è tornato li dove è cresciuto, nei pressi di Goodison Park e ha reindossato la maglia dell'Everton. Un nuovo esordio per lui, seppur nel giorno del testimonial match di un'altra leggenda del club: Duncan Ferguson.

Non sapremo mai esattamente quali sono state le sensazioni di Rooney nel tornare in quello stadio, rientrare in quello spogliatoio, reindossare quella maglia e rigiocare in quel campo da padrone di casa. Lui nel post partita lo ha definito strano, ma è uno "strano" che può essere interpretato in diverse maniere. A ripercorrere la sua storia è evidente come il tutto possa sembrare strano: nasce cresce ed esordisce con i Toffees. Segna il suo primo gol in Premier, all'esordio, con i Toffees. Nel 2004 il club lo vende per 27 milioni di sterline al Manchester United. Il resto, poi, lo conoscete tutti. E' un giocatore che non ha bisogno di presentazioni. Ad un passo dal record di reti in nazionale, titolarissimo e pluri titolato con i Red Devils. Una carriera meravigliosa che però lo ha sempre tenuto li, nel nord ovest inglese. Di giocatori all'Old Trafford ne sono passati tanti ma lui è sempre rimasto un punto di riferimento. Ieri era un ritorno attesissimo e l'accoglienza non è stata da meno.

Duncan Ferguson lo manda in campo a 16 minuti dalla fine con la squadra sotto 0-2. Goodison Park, al suo ingresso, si alza ad applaudirlo. Qualche mugugno, certo, ma non si può pretendere il ben servito da tutti. Nel post partita l'attaccante inglese ha così commentato: "Sono stato felicissimo dell'accoglienza oggi. Anche mia moglie e mio figlio in tribuna hanno ricevuto le migliori attenzioni da parte dei tifosi. Io ero qui per Duncan. Quello che ha fatto per me ai tempi dell'Everton non lo potrò mai dimenticare ed uno dei modi per ringraziarlo era essere presente qui oggi. E' stata una strana sensazione, ma mi sono divertito".

Insomma, magari non nell'immediato, ma questo ritorno, seppur per un'amichevole, forse ha mosso qualcosa nella pancia e nelle idee del ragazzino del Merseyside. Magari, prima di finire la carriera, un pensierino lo fa volentieri.


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