venerdì 11 settembre 2015

Van Gaal spara a zero su Rooney. Cercare di imitare Sir Alex non sta funzionando.

A tanti tifosi dello United, nonostante un anno e mezzo sulla panchina della loro squadra, Louis Van Gaal ancora non è entrato a genio, anzi. Le spese pazze delle due sessioni estive alla guida dei Red Devils che hanno portato, per ora, 0 trofei e diverse delusioni non hanno ancora convinto la platea dell'Old Trafford. Cessioni, anche importanti, a livello di spogliatoio (vedi Van Persie) e spese al limite del ridicolo (vedi i 50 milioni di euro per Martial). L'unico obiettivo centrato dal tecnico, per ora, è la qualificazione in Champions grazie ai preliminari.

La nostra personale impressione è che dopo l'impero di Sir Alex, la cui ombra, inutile negarlo, continua ad aleggiare dalle parti di Manchester, ci voglia qualcuno pronto a sacrificarsi con umiltà e passione. Moyes è stato un flop totale, Van Gaal è arrivato e dall'alto della sua esperienza si è sentito subito padre padrone di uno spogliatoio difficile da gestire, sotto tutti i punti di vista. La pressione, soprattutto, gioca da padrona in questi casi. Insomma dopo le tante uscite di questi mesi, eccone un'altra che ha fatto discutere tantissimo: "Rooney? Quando parla non si capisce nulla. Io parlo articolando bene la grammatica (parliamone ndr) ma lui davvero non è capibile".

Ora, con tutto il rispetto caro Louis, come è possibile che tu, olandese, dici ad un inglese che non sa parlare la propria lingua? Certo l'accento di Rooney è classico del Merseyside, dove tra l'altro è cresciuto, ma vogliamo parlare allora di Gerrard, altra leggenda del calcio inglese, che aveva una parlata del tutto simile? Una polemica che allo United di certo non serviva e che rischia di destabilizzare, per l'ennesima volta, uno spogliatoio che forse il tecnico olandese non sa gestire benissimo. Insomma, non basta la tabellina con i magneti e un foglio di appunti per sembrare seri, bravi e capaci di fare il proprio lavoro. Il segreto, soprattutto in questo tipo di mestiere, si è rivelata spesso l'umiltà nel capire i propri giocatori prima di tutto al livello umano e poi dal punto di vista delle capacità. Creare una dittatura ferrea solo sperando di imitare il predecessore non sembra la strada giusta. Ovviamente finché ci sono i soldi va tutto bene ma tra un po', probabilmente, anche i risultati faranno la loro parte. Ed è a quel punto che la marea di tifosi del Manchester United comincerà a farsi dei quesiti più seri dei semplici dubbi di ora.

Rooney intanto torna dalla pausa delle nazionali come miglior marcatore di sempre dell'Inghilterra e con la consapevolezza di essere il capitano di uno spogliatoio con enormi potenzialità.

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